L’acronimo di Autorizzazione Integrata Ambientale evoca una nota marca di polli: i polli dovremmo essere noi, cittadini tarentini ed italiani. I professori, più ricchi di presunzione che di capacità, non si degnano di svelare il loro piano, che dovrebbe conciliare il diavolo e l’acqua santa, con una certa predilezione, forse per il primo, visto che lui è ricco e l’acqua, per santa che sia, resta H2O.
L’unica cosa disvelata è la copertura delle colline di metalli ferrosi tossici con materiale plastico o altro: provvedimento buono a tirare avanti finché la proprietà passa di mano, e le spese le facciamo noi, come di regola succede, quando una ditta abbandona un sito.
Varrà la pena ricordare che i materiali inquinanti solidi o semisolidi hanno pericolosità di vario tipo; biologica, chimica, radiante, da metalli pesanti, da amianto etc. Se ha senso coprire o interrare i liquidi biologici, che a lungo termine si inattivano per processi naturali, ne ha meno per gli isotopi, se la loro emivita è lunghissima, e nessuno (se non a breve termine) per i materiali che potremmo chiamare perenni, come l’amianto ed i metalli pesanti. In via di principio, anche le discariche per l’amianto non fanno che spostare il problema, e l’unica soluzione realmente razionale sarebbe riportare il materiale nelle miniere donde proviene.
Nel caso specifico di Taranto, la soluzione razionale è spostare l’acciaieria a distanza dalla città (una bellissima città, già colonia greca, ricca di siti archeologici, da ricuperare al turismo e alla nautica da passeggeri e da diporto), rimuovere tutto il materiale pericoloso dall’attuale sede dell’acciaieria, come Max ha indicato su questo blog.
Dubito che sia nelle intenzioni di Confindustria, che comanda al governo.
Anzi, la stampa di destra paventa che le ditte straniere non vengano in Italia. Per quei giornali noi dovremmo forse essere il Bhopal d’Europa, ora che l’India, non più così povera e giustamente fiera di essere la prima democrazia del mondo, col suo governo, coi suoi giovani, con le sue donne, riscatta anche Bhopal.
GdC
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