Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Palermo , Cagliari quasi tutte le città più importanti del Paese sono oggi governate dal centrosinistra che ha vinto, talora stravinto, le amministrative locali in diversi, complessi e spesso avversi quadri politici di riferimento. Non solo, l’ultimo responso delle urne locali vi ha aggiunto anche innumerevoli comuni di più piccole dimensioni strappati a una destra ormai in via di sgretolamento. I Sindaci che hanno conquistato il favore popolare con queste importanti affermazinoni o sono del PD o, in caso contrario, dal nostro elettorato sostenuti, votati e perciò stesso portati al successo. E’ un fatto questo del quale non si può non tener conto nel congetturare prima e orchestrare poi una strategia vincente per il 2013.
Si presenta irto di incognite quell’appuntamento fra 8 mesi, ne abbiamo testimonianza quotidiana fin da ora! Si va dalle inquietudini interne del PD sui temi etici alla sua scelta delle alleanze (con tutti non si può andare, ragazzi!), dalla consistenza della mina vagante M5S alla perenne riemersione del grande sogno centrista con o senza il suo capotreno (Forza Italo!), dalla durata dell’asse Vendola – Di Pietro a chi tra noi guiderà la coalizione dopo le primarie. Per non parlare delle convulsioni della destra in corso, e della margherita da sfogliare sulle intenzioni del Professore. Variabili tutte queste niente affatto indipendenti ma funzione l’una dell’altra, tanto per semplificare il quadro. Sullo sfondo la tenuta dell’Euro e gli scenari derivabili! Basta così?
Da qui la mia proposta. In un clima di tale e tanta complessità perché non far assistere il Segretario nelle sue scelte decisive, cruciali da una Consulta dei Sindaci di centrosinistra al governo nelle città e centri più significativi? In condizioni sempre diversificate e difficili hanno saputo recepire l’umore della gente, l’hanno interpretato correttamente e l’hanno convogliato nel voto vincente della nostra maggioranza. Sono il nostro valore aggiunto, il nostro fiore all’occhiello di oggi: chiediamo il loro consiglio autorevole, il loro appoggio concreto nella sfida più importante che ci aspetta!
Max
Vero, però con l’elettorato hanno dimostrato di saperci fare in condizioni mai troppo scontate nelle loro città. Ed è proprio questo il consiglio del quale ha bisogno Bersani più del sovrabbondante e sclerotico apparato partitico. Resterebbe da vedere come far funzionare in pratica questo esperto consesso di vincitori che, a mio giudizio, potrebbe farlo a titolo consultivo esprimendosi a maggioranza. Ma qui non mi addentro per non rischiare troppe baggianate in una volta sola!
Ottima idea. Con un limite: salvo Vendola, Emiliano, De Magistris, gli altri si cimentano con problemi locali (spesso in maniera difettosa: urbanistica, ATM, inutilissimo Expo: poco è cambiato a Milano), ma non esprimono una visione ampia, una teoria politica: fanno il piccolo cabotaggio. Come i grandi del partito …. Si può ribattere!
GdC
E la nuova legge elettorale che ci sfornerà il trio ABC, dove la mettiamo tra le difficoltà in arrivo? Grossolana la mia dimenticanza, me ne scuso.