La proposta su questo derelitto blog di un circolo del PD può far sorridere,e mi unisco al sorriso. D’altra parte, una proposta dovrebbe contare più in base alla sua ragionevolezza e democratricità che in base alla notorietà del proponente.
Da un po’, il PD aspetta fino all’ultimo per definire i suoi candidati, che poi vengono …. sfuggo dalle parolacce!
Per la Presidenza, sarebbe bene muoversi d’anticipo, per rispetto verso gli iscritti.
Non amo le quote rosa, ma neppure è accettabile l’esclusione delle donne MERITEVOLI dalle alte cariche: le hanno viste Svizzera, Francia, Regno Unito, Israele, Pakistan, India, Cile … va bene che siamo conservatori, ma a tutto c’è un limite.
E’ vero, a costo di essere politically incorrect, che le ultime ministre sono state un disastro: inesistenti le bellocce (o presunte tali) berlusconiane, deleterie le riforme della scuola e dell’università di Moratti e specie di Gelmini (quella del tunnel dei neutrini), reazionaria e irrazionale quella in porto di Fornero. Quale la causa? Forse che erano e sono tutte arrivate non per meriti ma come pupille – a vario titolo – di qualcuno, al maschile.
La Bindi (il ‘la’ è d’uso lombardo , non antifemminista!) ha una storia politica, è corretta, dignitosa, signorile, equilibrata, cattolica ma di atteggiamento laico, valida nel dibattito televisivo; negli ultimi tempi è stata compostamente silenziosa, forse per una non completa aderenza alla scelta di questo governo. Non sono certo un conoscitore della sua vita, ma l’impressione che mi fa è altamente positiva. Rompe la mal posta scelta fra le donne “d’aspetto” e le “donne uomo”, che, per farsi strada, adottano tutti i comportamenti peggiori degli uomini. Sinceramente, la proposta del simpatico Bersani a sua figlia di una scelta del modello Fornero piuttosto che del modello di donna berlusconiana mi sembra essere stata infelice. C’è una terza via, che è quella giusta.
Se aspettiamo, potrebbe essere avanzata la proposta dalle destre, strumentalmente, e potremmo trovarci di tutto, anche una Berlusconi – scusate se non ne ricordo il nome, ma deve essere un lapus freudiano.
GdC
La Bindi non userebbe mai la parola “matrimonio” per l’unione di due persone omosessuali.
Un’affermazione che ha l’unico pregio di essere sincera.
ERRATA CORRIGE
democraticità; lapsus
GdC